Pazienti disabili, il 50% aspetta oltre 3 mesi per un ausilio e il 43,3% paga un’integrazione di tasca propria

Il 52,2% delle persone che utilizzano ausili non hanno ricevuto una valutazione clinica del contesto abitativo, lavorativo o scolastico nella scelta del presidio, solo nel 19% dei casi è stata fatta al domicilio. Una volta individuato il prodotto, il 50% dei pazienti ha aspettato tra i 3 e i 6 mesi per la sua consegna. Al 43,4% dei pazienti è stato chiesto di pagare un’integrazione di tasca propria per la consegna dell’ausilio, nel 41,3% dei casi questa integrazione era del 10% o più della tariffa del presidio. Per niente soddisfatti del servizio di fornitura (tempi, procedure etc) il 37% degli utenti, mentre il 58,7% lo è invece nella fase di manutenzione e assistenza tecnica. Questi alcuni dati che emergono dalla survey sulle modalità di erogazione degli ausili, realizzata da Confindustria Dispositivi Medici e presentata oggi a Bologna al 51° Congresso Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa).

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